As Martina, Lippolis: “Lascio, ma prima le liberatorie..”

Massimiliano Lippolis ha confermato questa mattina allo stadio “Tursi” davanti a stampa e tifosi, la propria disponibilità a cedere il proprio 50% di quote del Martina. Ad una sola condizione: ricevere la liberatoria sulle garanzie economiche rilasciate sulla fideiussione al momento dell’acquisizione della società. Che ammonterebbero a 200 mila euro, incassabili dal 25 novembre prossimo.

Il presidente uscente si è anche detto pronto a coprire anche da solo i 50 mila euro di contributi in scadenza lunedì. Il passaggio delle quote alla nuova cordata formata da Tilia, Cervellera e Scatigna dovrebbe avvenire questo pomeriggio alle 18:00, quando tutte le parti in causa si ritroveranno faccia a faccia di fronte al notaio. A confermarlo è stato anche Nino Petrosino, prossimo a rientrare in società dopo pochi mesi dalla sua uscita, intervenuto nel corso della conferenza.

Sui 106 mila euro di pendenze ancora da saldare nei confronti dei fornitori, indicate dal socio Cervellera mercoledì mattina al ParkHotel, Lippolis ha sottilizzato: come per qualsiasi azienda sarebbe una cosa normalissima per una società di calcio, avere delle esposizioni, che peraltro ammonterebbero secondo la sua versione a 30 mila euro al massimo.

“Il polverone su questi debiti è stato alzato e ingigantito ad arte contro la mia persona per costringermi a lasciare la società e ad andare via”. 

Sulla gestione un po’ generosa del monte ingaggi, Lippolis ha ammesso di aver sbagliato in taluni casi – vedi Incocciati – tradito da promesse di altri imprenditori, poi non mantenute. In ogni caso per l’avvocato leccese 1 milione e 200 mila euro lordi di monte ingaggi non sarebbero una cifra così eccessiva in Lega Pro.

Mauro Mari